19 SETTEMBRE 2015: NASCONO I GRUPPI DI AUTOAIUTO PER I GUERRIERI E I LORO FAMILIARI.
Perché insieme siamo più forti.
Noi amabili siamo cosi. Abbiamo bisogno di essere amati.
“Un nuovo progetto a cui tengo con tutto il cuore. .. quello che ho sempre cercato io e non ho mai trovato. Un POSTO speciale dove ritrovare noi stessi…un LUOGO in cui poter portare paure, ansie, in cui poter ridere ma anche piangere. Senza che nessuno ci giudichi ma solo con l’immenso strumento della condivisione. Un luogo dove fare incontri speciali, dove poter trovare esattamente ciò che cerchiamo. Io ci credo.”
I gruppi AMA sono stati il primo banco di prova, il primo test in cui verificare se quei valori di cui la
Associazione intendeva farsi portatrice rispondessero o meno ad una necessità diffusa fra quei
beneficiari che volevamo raggiungere. Tottaxtutti si costituisce nel marzo del 2015 e a settembre
dello stesso anno prende il via la esperienza dei gruppi. Con cadenza quindicinale, presso la sede
della Associazione messa a disposizione dai Soci fondatori in comodato gratuito, si sono riuniti con
il sostegno di due terapiste gruppi di pazienti e gruppi di familiari. Il primo anno i due gruppi hanno
sviluppato gli incontri separatamente perché diverse le esigenze e le necessità di esternare
domande, esperienze, emozioni, paure. Negli anni successivi, istauratosi uno straordinario affiatamento, i due gruppi si sono fusi, creando fra i frequentatori un legame sempre più forte tanto
da volersi identificare come appartenenti alla Famiglia del cuore.
I gruppi AMA si propongono come il naturale proseguimento di quei pazienti che giungono al
termine del percorso di cura. Alla fine delle terapie il paziente che fino a quel momento è stato preso
per mano e guidato dal reparto attraverso la “tempesta” psicologica che ha dovuto affrontare, si
trova di fronte allo smarrimento di dover proseguire da solo un percorso che non si esaurisce con la
fine dei vari appuntamenti che fino ad allora hanno scandito i suoi giorni. Il percorso può pertanto
continuare nei gruppi AMA, che si caratterizzano per uno spirito di accoglienza ed empatia che dona
il calore di una relazione familiare, spontanea in cui rifugiarsi senza maschere o timori di essere
giudicati.
Il gruppo altre volte offre un primo contatto con l’Associazione per il paziente in attesa di iniziare
una terapia oncologica. L’incognita del percorso, la paura della chemio, degli effetti collaterali,
possono essere messi in comune con la certezza di essere in un ambiente protetto, fra chi ha
condiviso e conosce le stesse esperienze e può offrire empatia, consigli, solidarietà.
Nel 2019 gli incontri si sono svolti, ogni 15 giorni al sabato mattina, da gennaio a giugno e da
settembre a dicembre. Hanno visto in media la presenza di 12 partecipanti, con nuovi inserimenti e
qualche abbandono. Una volta al mese sono presenti due terapiste che attraverso la terapia delle
immagini fotografiche aiutano a esternare ciò che a volte il solo linguaggio non arriva ad esprimere.
Solitamente la “stagione” di incontri si conclude a fine maggio, primi di giugno con un incontro
“atipico”: una gita al mare del gruppo e pranzo insieme per una giornata dal clima familiare.