“Quando una persona si ammala di cancro si trova a dover affrontare un momento tra i più dolorosi e
stressanti che investe tutte le dimensioni dell’esistenza: psicologica, fisica, umana e spirituale. L’incontro con
la malattia sconvolge non solo il paziente ma anche la famiglia stessa, mettendo a dura prova il vissuto
soggettivo e le strategie difensive del paziente. Ciò comporta un profondo senso di incertezza e impotenza
correlato alle incognite circa l’evoluzione della malattia. Il dissesto esistenziale che ne consegue, sostenuto
dalla complessità del percorso di trattamento e follow-up oncologico nonché dall’impatto psico-fisico
secondario ai trattamenti chemioterapici comporta l’insorgenza del fenomeno del distress psicologico che può
comunemente estendersi ai care giver. ” (Progetto Never give up allegato alla Convenzione AOU Careggi).
stressanti che investe tutte le dimensioni dell’esistenza: psicologica, fisica, umana e spirituale. L’incontro con
la malattia sconvolge non solo il paziente ma anche la famiglia stessa, mettendo a dura prova il vissuto
soggettivo e le strategie difensive del paziente. Ciò comporta un profondo senso di incertezza e impotenza
correlato alle incognite circa l’evoluzione della malattia. Il dissesto esistenziale che ne consegue, sostenuto
dalla complessità del percorso di trattamento e follow-up oncologico nonché dall’impatto psico-fisico
secondario ai trattamenti chemioterapici comporta l’insorgenza del fenomeno del distress psicologico che può
comunemente estendersi ai care giver. ” (Progetto Never give up allegato alla Convenzione AOU Careggi).
Il Progetto Never give up si caratterizza per la presenza in reparto delle psico oncologhe fin dalla
prima visita in cui, dopo la diagnosi, viene presentata dagli oncologi la terapia, un momento di
grande stress emotivo in cui tutto il vissuto viene messo in discussione. Avere la possibilità di un
supporto in questo momento in cui ha inizio un percorso di cura, che potrebbe spaventare e
disorientare, garantisce al paziente un approccio più equilibrato e protetto e offre allo stesso staff
sanitario un sostegno importante in taluni casi drammatici.
Alla presenza in sala terapia accanto alla poltrona o letto del paziente che affronta in prima persona
una sua battaglia certamente ardua,si affianca la proposta di sostegno in sala attesa ai familiari, che
durante le lunghe ore di terapia sono esposti ad una sofferenza di tipo diverso ma non meno
impegnativa. Molte volte il percorso viene abbracciato dal solo familiare autonomamente più che
dallo stesso paziente.
Ancora l’assistenza psicologica è estesa in reparto a disposizione del personale sanitario
particolarmente messo alla prova in reparti così impegnativi e delicati. È significativo il particolare
che nelle more della stipula della Convenzione fosse proprio il personale sanitario a sollecitare la
partenza del Progetto.
Nel 2019 le nostre Dottoresse Teresa Bruno, Elisa Nesi, Lindita Prendi, Alessandra Schiavon hanno
svolto 950 ore di supporto psicologico incrementando l’impegno di circa l’82% rispetto alle 522 ore
del 2018. Sono stati coperti tutti i giorni di terapia della settimana in modo da offrire a quanti più
pazienti possibile, che si alternano in reparto ogni giorno, la opportunità di essere sostenuti
psicologicamente. Sono stati eseguiti circa 500 contatti. Grazie all’ottima accoglienza del progetto a
febbraio abbiamo esteso, su richiesta della Direzione, a tutto il reparto degenze il sostegno
inizialmente presente solo in Day Hospital. Il 2 settembre, con il rinnovo della Convenzione per il
triennio 2019/2022, abbiamo iniziato la collaborazione con il reparto di Senologia dello stesso Policlinico di Careggi, inserendo la Dottoressa Erika Khiari che, completato il percorso di formazione,
ha affiancato le colleghe. Il Responsabile coordinatore del Progetto è il Dott. Leonardo Fei Direttore
SOD Psiconcologia AOU Careggi.
Ci gratifica quindi constatare come gli obiettivi che ci eravamo stabiliti siano stati non solo raggiunti
ma oggettivamente incrementati con notevole successo.
prima visita in cui, dopo la diagnosi, viene presentata dagli oncologi la terapia, un momento di
grande stress emotivo in cui tutto il vissuto viene messo in discussione. Avere la possibilità di un
supporto in questo momento in cui ha inizio un percorso di cura, che potrebbe spaventare e
disorientare, garantisce al paziente un approccio più equilibrato e protetto e offre allo stesso staff
sanitario un sostegno importante in taluni casi drammatici.
Alla presenza in sala terapia accanto alla poltrona o letto del paziente che affronta in prima persona
una sua battaglia certamente ardua,si affianca la proposta di sostegno in sala attesa ai familiari, che
durante le lunghe ore di terapia sono esposti ad una sofferenza di tipo diverso ma non meno
impegnativa. Molte volte il percorso viene abbracciato dal solo familiare autonomamente più che
dallo stesso paziente.
Ancora l’assistenza psicologica è estesa in reparto a disposizione del personale sanitario
particolarmente messo alla prova in reparti così impegnativi e delicati. È significativo il particolare
che nelle more della stipula della Convenzione fosse proprio il personale sanitario a sollecitare la
partenza del Progetto.
Nel 2019 le nostre Dottoresse Teresa Bruno, Elisa Nesi, Lindita Prendi, Alessandra Schiavon hanno
svolto 950 ore di supporto psicologico incrementando l’impegno di circa l’82% rispetto alle 522 ore
del 2018. Sono stati coperti tutti i giorni di terapia della settimana in modo da offrire a quanti più
pazienti possibile, che si alternano in reparto ogni giorno, la opportunità di essere sostenuti
psicologicamente. Sono stati eseguiti circa 500 contatti. Grazie all’ottima accoglienza del progetto a
febbraio abbiamo esteso, su richiesta della Direzione, a tutto il reparto degenze il sostegno
inizialmente presente solo in Day Hospital. Il 2 settembre, con il rinnovo della Convenzione per il
triennio 2019/2022, abbiamo iniziato la collaborazione con il reparto di Senologia dello stesso Policlinico di Careggi, inserendo la Dottoressa Erika Khiari che, completato il percorso di formazione,
ha affiancato le colleghe. Il Responsabile coordinatore del Progetto è il Dott. Leonardo Fei Direttore
SOD Psiconcologia AOU Careggi.
Ci gratifica quindi constatare come gli obiettivi che ci eravamo stabiliti siano stati non solo raggiunti
ma oggettivamente incrementati con notevole successo.